GLI ISPIRATORI

LA MIA VITA IN UN RIFUGIO PER LEVRIERI. HO CAMBIATO TUTTO PER SALVARLI

John Pauwels ha lasciato il suo lavoro in Belgio per aprire una pensione per cani in Spagna . Poi ha incontrato il levriero Ana, abbandonata e in fin di vita: di salvare levrieri da allora non ha più smesso

Appena scendono dal furgone che li ha portati dalla Spagna in Italia dove incontreranno le loro nuove famiglie adottive e una vita migliore,  i levrieri sono confusi e spaventati. Sanno che degli uomini non c’è da fidarsi.

JOHN PAUWELS

Ma si tranquillizzano quando i loro occhi   intercettano il loro amico John che dal rifugio in Andalusia li ha accompagnati a 1000 chilometri di distanza e che li consegna uno ad uno nelle mani sicure  della famiglia, come farebbe il padre di una sposa. “ E’ una promessa che ho fatto a tutti i levrieri che sono arrivati nel mio rifugio – ci ha rivelato John Pauwels che abbiamo conosciuto il 1 agosto in occasione  dell’arrivo in Italia dei 15 levrieri abbandonati  dai loro proprietari cacciatori– di lasciarli nelle mani di qualcuno che sapesse dare loro finalmente la protezione e l’amore che si meritano”.

Dal garage nelle Fiandre alla pensione per cani in Andalusia

Chi lo direbbe che questo imponente, super tatuato signore fiammingo che sembra il front leader di una band heavy metal, fino a 5 anni fa si occupasse di ricambi d’auto in un garage? “In realtà  – ci rivela John – volevo lasciare il mio lavoro in Belgio da tempo – ci svela John che abbiamo in seguito raggiunto al rifugio per una intervista esclusiva – e andare con mia moglie Sandy al caldo della Spagna per aprire una pensione per cani.  Insomma un nuovo lavoro da imprenditore.  Ma poi qualcosa si è messo tra noi e questo progetto.

JOHN E LA MOGLIE SANDY

i

L’incontro della vita:  ANA,  abbandonata incinta di 9 cuccioli

“Una sera di June 2017 viene all’hotel una signora per dirci che aveva visto nelle campagne limitrofe una femmina di levriero abbandonata, denutrita e in più in procinto di partorire. Avevo sentito parlare delle usanze dei cacciatori del luogo che prevedono di disfarsi in modo più o meno cruento dei propri cani da caccia alla  fine della stagione per propiziare  quella successiva. Ma era la prima volta che mi trovavo direttamente coinvolto in una di quelle storie assurde. Ero  in ballo e decisi di ballare. Iniziammo a cercare la cagnolina in lungo e in largo per le campagne e alla fine la trovammo quasi del tutto disidratata, in fin di vita. La portai alla pensione, chiamai il veterinario e riuscimmo a salvarla, giusto in tempo perché ci regalasse 9 splendidi eredi, facendo aumentare il numero dei levrieri salvati da 0 a 10 in 48 ore”,  

Da pensione per cani a rifugio per levrieri da salvare

BROWN, PODENCO DA ADOTTARE

Per loro John e Sandy iniziano a organizzarsi  per farli crescere e trovare famiglie adottanti. Conoscono e fanno accordi con associazioni che si occupano di trovare e selezionare  famiglie adottanti. Ma soprattutto scoprono  l’orrore dei trattamenti riservati ai galgos e ai podenco ( l’altra razza usata dai cacciatori spagnoli) dai cacciatori. Il passaparola comincia a individuare la pensione  come un posto dove portate i cani trovati a morire in fondo ai pozzi , legati ad un palo sulla spiaggia o peggio ancora agonizzanti appesi agli alberi per una lenta morte per strangolamento. “La  mia pensione per cani con proprietari paganti – commenta John –  era ormai diventata un rifugio per levrieri abbandonati. Ma non mi importava, avevamo scoperto la nostra missione e ne eravamo orgogliosi”.

La storia di Alfred e Joyce, gli indimenticabili

 Innumerevoli le situazioni estreme che hanno dovuto vivere John e Sandy ma tra i tanti cani incontrati due hanno lasciato il segno: Alfred e Joyce. “Trovarono Alfred  abbandonato in un campo quando ormai aveva poco da vivere –  racconta John molto emozionato – aveva 12 anni, la filaria, era anemico, nessuno l’avrebbe adottato. Lo adottammo io e Sandy ed Alfred divenne il nostro primo cane, vivendo in casa insieme a noi gli ultimi sei mesi della sua vita, in modo dignitoso e sereno, scodinzolando qualche volta pieno di amore e gratitudine. Aldred ha lasciato un posto indelebile nella nostra vita e  la foto del suo muso pieno di rinnovata fiducia  è presente in tutti i miei profili social. La seconda è stata Joyce, una bellissima galga tigrata, aveva 5 anni,  ma molto malata. Aveva il cimurro, i mesi contati. Anche Joyce non aveva speranza di adozione ma divenne la regina della nostra casa vivendo da cane felice ed amato fino alla sua morte, nelle braccia di Sandy”-

JOYCE
ALFRED

ll 19 settembre di nuovo in Italia con 20 levrieri

Ora John e Sandy sono un’autorità, un punto di riferimento per tutta la Spagna meridionale. Con gli anni hanno esteso e perfezionato l’attività di collocamento dei galgos, diventando molto competenti,   anche grazie alle inevitabili esperienze negative (“ molto frequente la promessa di coprire le spese del veterinario che anticipiamo per assicurare all’associazione il cane sia  sano e vaccinato non ci sono state rimborsate –  commenta John),  per arrivare recentemente alla collaborazione con Un levriero per la vita, l’associazione fondata nel 2019 da Maria Grazia Gallinotti. “Il prossimo 19 settembre – conclude John sarò di nuovo in Italia  insieme a 20 levrieri tra cui anche Shanta e Sakina,  appartenenti allo stesso cacciatore che ha riservato loro lo stesso trattamento: prendere a bastonate le loro gambe. Shanta ha avuto la peggio, frattura scomposta, ma l’abbiamo fatta operare con tanto di placca di metallo. Ora che è guarita è pronta per incontrare le loro nuove famiglie”. E il 19 settembre a dare il benvenuto a John e incontrare dal vivo Shanta e Sakina insieme agli altri levrieri ci sarà anche Milano Etno TV con un servizio super esclusivo e tante dirette: sulla nostra pagina facebook #milanoetnotv

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