L’idea ci è venuta grazie ai titoli di due libri e alla storia del loro autore. Il primo è “Che cosa tiene accese le stelle“ (Mondadori , 2011), raccolta di storie di imprenditori, artisti, ricercatori ( ma c’è anche una ragazzina marocchina di 13 anni, studentessa modello in Liguria) che, nonostante l’incertezza del futuro, la crisi, la mancanza di fondi per la ricerca, lo sport, la formazione, hanno creduto in un sogno, hanno dedicato ogni energia alla sua realizzazione per anni, e infine hanno raggiunto il traguardo, qui in Italia, senza cambiare Paese.
Il secondo si intitola “Spingendo la notte più in la” (Mondadori, 2009) ed è la ricostruzione storica del “prima, durante e dopo” l’assassinio del commissario Luigi Calabresi che 17 maggio 1972 fu ucciso nel cuore di Milano dal terrorismo di casa nostra. Calabresi aveva 32 anni, una moglie di 23, incinta, e due bambini, Paolo di 4 e Mario di 2 anni. Ma veniamo all’autore, colui che ha raccolto i casi di successo e che ha ricostruito la storia del commissario Calabresi, dei suoi figli e di altre vittime del terrorismo.
Praticamente la sua storia. Perché chi ha scritto questi due libri si chiama Mario Calabresi ed è quel bambino che aveva due anni nel 1972, quando imparò cosa vuol dire un padre che esce di casa la mattina e non torna mai più. Ora, oltre che brillante autore, è il direttore de LA STAMPA, il famoso quotidiano italiano . Spingendo la notte più in là, rifiutando di farsi sconfiggere da un destino che poteva pesantemente condizionare il suo futuro, ha reagito ed ha trasformato il dolore in energia per essere ancora migliore. Come i protagonisti delle sue storie, anche lui è un “Ispiratore”, a partire dalla nostra nuova sezione.
Dall’America Latina al Nordafrica, dal Senegal all’India e all’Italia, in tutto il mondo ci sono donne e uomini che dinanzi a difficoltà ambientali, economiche, di salute hanno deciso di non essere sconfitti e hanno vinto nella vita: ora sono musicisti , imprenditori, medici o sono rimaste persone comuni, ma sono tutti uniti da un potere raro: sanno dare speranza.
Sono invitati nelle aziende, nei convegni medici, nelle case editrici, nelle università per insegnare a impiegati e a studenti come avere fiducia nella vita, nonostante tutto.
Milano Etno Tv ha deciso di intervistarne alcuni, per far sapere le loro storie dalla loro viva voce, perché anche ci segue possa trarre ispirazione dalle loro esperienze di vita, capire che dietro ad un successo c’è spesso un buio in cui invece che precipitare si ha avuto la forza di rifiutare. Per ripartire. E’ proprio quel momento buio, quella notte che sono riusciti a spingere più in là che li rende speciali e al tempo stesso tanto vicino a noi. Perché ci fanno avere fede che “se ce l’hanno fatta loro, ce la posso fare anch’io”.
La nuova sezione Gli Ispiratori inizia ripubblicando l’intervista all’imbattuto recordman cubano Javier Sotomayor (in foto), che abbiamo raccolto dal vivo in una sua recente visita in Italia per ispirare, appunto, gli studenti della facoltà di scienze motorie di Milano.