Lo storico gruppo di Eduardo Cespedes il 5 aprile ha stregato il pubblico del Buenaventura Music Club di Buccinasco
E’ stato accolto da un netto sold out, annunciato tre giorni prima dal debutto, il ritorno sulla scena dopo tre anni di lockdown di Colores, ensemble latin jazz fondato 20 anni fa dal bassista, chitarrista, compositore, arrangiatore cubano Edoardo Cespedes che il 5 aprile ha reso memorabile la serata del Buenaventura Music Club di Buccinasco. La formazione schierava quasi tutti i componenti storici dell’ensemble, musicisti italiani e cubani, vale a dire oltre a Cespedes che del gruppo è anche direttore artistico Andrea Pollione al piano, Luca Meneghello alla chitarra ed Ernesto ‘Awalis’ Lopez alle percussioni. Assente Walter Callefiore al digital sax . Per salutare questo ritorno cosi speciale, al fianco di Edoardo si è unita come voce e tastiere Virginia Quesada moglie di Cespedes nonché una delle artiste musicali più complete e di maggior carattere della scena cubana in Italia. Per inciso, ancora a Cuba ha preceduto Haila Mompiè nel progetto Bamboleo, ideato dal compagno nel 1995 insieme a Lazàro Valdez e poi lasciato alle spalle per viaggiare verso l’Italia e cambiare vita. Per onorare tale concentrazione di artisti, ha detto sì di ritorno da un lungo periodo di lavoro a Dubai il golden boy della batteria Rodney Barreto, il batterista del momento, di casa come session man al Blue Note – per parlare di Milano- e per parlare cubano sul palco insieme a leggende come Chuco Valdez o come Alexander Abreu di Havana de Primera. “Abbiamo provato una volta sola dalle 10 alle 2 di pomeriggio due giorni prima del concerto – ci ha rivelato Edoardo Cespedes in una intervista esclusiva – e tutto è stato fluido e naturale. Anche se è un ragazzo biograficamente molto giovane, ha la maestria e l’esperienza di artista che ha vissuto per decenni nelle orchestre. Si muove sicuro di sé con la scioltezza di un vecchio musicista e questo si spiega con una sola parola: talento. Barreto ha un talento straordinario anche rispetto allo standard musicale afrocubano che è già altissimo”. Dei 13 brani previsti in scaletta – arrivati poi a 15 per i bis e stra-bis – 4 sono stati interpretati dalla formazione
storica e dal quinto in poi ha fatto la sua comparsa Barreto che ha mantenuto la promessa, firmando con il suo stile da fuoriclasse le composizioni jazz con le quali nel corso di tanti anni Cespedes ha arricchito il suo progetto Colores. “Ho sempre amato sperimentare – ci ha confidato Cespedes – mantenermi curioso e aperto musicalmente e quando mi sono trovato nell’ambiente jazzistico milanese così maturo e flessibile, ho capito che era arrivato il momento giusto per fondare Colores che ha nella ecletticità e nella fusione dei vari generi la sua formula magica”. Formula che incantato il pubblico dando prova dell’eclettismo del creatore e della versatilità di questa formazione. Notevole fin dal primo pezzo l’interpretazione di Luca Meneghello alla chitarra elettrica, strumento-ponte tra paradiso e inferno e che nelle sue mani ha colto alla sprovvista più di una volta, emozionando con certi assolo fino al punto del “non-so-perché-piango”. E parlando di lacrime, sono state le protagoniste quando è arrivato il turno di “Ella tiene lacrimas negras”, composizione originale di Cespedes, da lui interpretata in duetto con Virginia, brano reso unico dai testi di un poeta cubano che vive in Francia che, per parlare della nostalgia di chi vive lontano da Cuba, ha immaginato che sia proprio lei, la Isla Bella, che nel vedere tanti figli e figlie lontani, piange “lagrimas negras”, citazione voluta del classico bolero di Miguel Matamoros, ripreso anche in un giro di note nella composizione musicale di Cespedes. La commozione di Cespeds è stata quella di molti personaggi del mondo artistico cubano in Italia presenti al concerto, tra cui va citato chi della serata è stato l’ideatore: Adrian Adrian Gonzales che ancora una volta con Colores di Edoardo Cespedes e l’outsider Rodney Barreto ha saputo mettere insieme un “Mojito Jazz” che a lungo ricorderemo.