La prima perturbazione atlantica del 2023 ha portato e sta portando forte maltempo con tanta pioggia e venti di burrasca; è tornata anche la neve sulle Alpi e localmente sulla dorsale appenninica.
Da tutta questa pioggia in italiano ci rimane un lieve vento che viene chiamato Favonio, dal latino Favonius cioè favorevole: questo vento, nei tempi antichi, era favorevole alle coltivazioni portando aria mite durante l’inverno.
Al momento pervade ancora un aria calda e di nuovo la stagione invernale posticipa per un po’,non toccheremo valori record come nelle ultime settimane, ma non vedremo il freddo invernale ancora per molti giorni.
l’arrivo di una nuova veloce perturbazione atlantica porterà un peggioramento verso il Nord-Ovest e la Toscana. Giovedì questa perturbazione scaricherà piogge diffuse al Centro-Sud e marginalmente al Nord-Est ma, come quella in atto, sarà veloce e lascerà subito il Paese sempre verso la Grecia.
In seguito, con l’espansione dell’Anticiclone delle Azzorre sull’Europa occidentale, avremo di nuovo prevalenza di sole sullo Stivale: sembrerà di essere al 15 marzo o al 15 novembre e non al 15 gennaio, ma ormai ci siamo abituati; dobbiamo solo capire se siamo 2 mesi in anticipo rispetto alla Primavera o 2 mesi in ritardo rispetto all’Inverno. Per adesso, per almeno altri 10 giorni non sono previste irruzioni di aria fredda polare degne della stagione. Anzi la situazione attuale vedrà l’arrivo di burrasche di vento da Ovest come avviene spesso nelle mezze stagioni.