Parma, 21 maggio 2025 – Emozione, coraggio e memoria hanno attraversato il palco del Teatro delle Briciole il 21 maggio, in occasione dello spettacolo “La mafia è violenza”, tappa del 2025 del progetto Binario Uno – In viaggio contro ogni forma di violenza.
Protagonisti dell’iniziativa sono stati i ragazzi di Modena, Sassuolo, Bologna e Reggio Emilia, che hanno portato in scena testi teatrali e orazioni civili da loro stessi elaborati, affrontando con sensibilità e consapevolezza i temi della legalità, del rispetto e della lotta alle mafie.
Sul palco, si sono alternate storie toccanti di chi ha avuto il coraggio di denunciare, di chi ha scelto di resistere, di chi non ha dimenticato. Un percorso costruito durante l’anno scolastico, fatto di incontri, riflessioni e laboratori, culminato in una rappresentazione intensa e partecipata, capace di parlare al cuore degli adulti attraverso lo sguardo e la voce dei giovani.
A bordo del treno Frecciarossa 8804, le ragazze e i ragazzi di quattro istituti emiliani – la Creative Academy of Theater – CAT (Bologna), l’Istituto Elsa Morante (Sassuolo), l’Istituto Barozzi (Modena) e l’Istituto Galvani Iodi (Reggio Emilia) – hanno raggiunto Parma per presentare la loro performance, frutto dei laboratori condotti nei mesi precedenti all’interno del progetto La mafia è violenza.

Ad accompagnarli in questo viaggio simbolico e potente, anche la storica macchina da scrivere di Giancarlo Siani, il giovane giornalista napoletano assassinato dalla camorra il 23 settembre 1985, a soli 26 anni, per aver denunciato nei suoi articoli – pubblicati su Il Mattino – i legami tra criminalità organizzata e politica locale.
Siani rappresenta ancora oggi un simbolo luminoso di giornalismo coraggioso e impegno civile. La macchina, messa a disposizione dalla Fondazione Giancarlo Siani, è giunta da Napoli il 20 maggio, viaggiando con un regolare titolo di viaggio emesso con la convenzione “Giornalista”, un posto assegnato e la compagnia delle persone di Binario Uno.
Un gesto carico di significato: quel posto vuoto e riservato racconta il peso della memoria e la necessità di custodire e trasmettere valori come la verità, la libertà e la responsabilità collettiva.
Un sentito ringraziamento alla Fondazione, che ha reso possibile la presenza di questo oggetto così potente, contribuendo in modo prezioso alla continuità del messaggio di Siani tra le nuove generazioni.
Tra gli ospiti istituzionali presenti in sala: il Vicesindaco di Parma Lorenzo Lavagetto, il Presidente di CEPIM Gianpaolo Serpagli, l’Amministratore Delegato Fabio Rufini e il Presidente della Fondazione Solares Andrea Gambetta.
Durante l’incontro, sono intervenuti Vanessa Lapolli, giornalista, attivista per i diritti delle donne e Ambasciatrice del progetto Binario Uno, che ha incitato i ragazzi a riflettere sull’enorme potere che ciascuno di loro possiede: “Potete scegliere che tipo di persona essere, ogni singolo giorno.
Potete scegliere di non stare in silenzio di fronte al bullismo, alla violenza, ai maltrattamenti. Il silenzio protegge chi fa del male, mai chi lo subisce.” Un messaggio forte, rivolto a una generazione che può – e deve – diventare protagonista del cambiamento.

È seguito l’intervento di Alessandro Numini, avvocato penalista, Presidente della Cooperativa Sophia e referente nazionale per i reati di violenza di genere, che ha lanciato un appello ai giovani presenti: “Fate gruppo, unitevi, non lasciatevi soli. Perché è insieme che si costruisce un futuro. L’unione fa la forza, anche – e soprattutto – nella lotta contro la violenza.”
Fondamentale il ruolo di Loretta Viani, ideatrice del progetto Binario Uno contro la violenza, il cui impegno costante nella sensibilizzazione delle nuove generazioni rappresenta la colonna portante di un’iniziativa che unisce il mondo dell’educazione, delle istituzioni e della cultura in una rete virtuosa contro ogni forma di sopraffazione.
Giustino Montesarchio, Segretario UGL Ferrovieri Emilia-Romagna e tra i principali promotori del progetto, ha accompagnato con dedizione e passione questo importantissimo percorso.
La direzione artistica dell’evento è stata curata da Alessandro Gallo, direttore del Teatro delle Briciole – Fondazione Solares delle Arti, che ha guidato i ragazzi con grande sensibilità in questo viaggio formativo e umano.
Il progetto Binario Uno è sostenuto, tra gli altri, da Interporto Bologna e CEPIM, ed è ormai una realtà consolidata nel panorama educativo e sociale italiano. Il suo obiettivo è formare cittadini consapevoli, capaci di dire “no” a ogni forma di violenza e di costruire il proprio futuro su valori solidi: la giustizia, la dignità e il rispetto.
L’iniziativa ha ricevuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna e dei Comuni di Sassuolo, Modena e Parma.
Che questo viaggio non si fermi qui, ma continui, scuola dopo scuola, coscienza dopo coscienza.