Nel pomeriggio del 25 settembre, presso la Basilica di Santa Maria delle Grazie, a Milano, più di 10 mila persone si sono strette attorno alla famiglia Salvadori per dare l’ultimo saluto al noto pilota motociclistico e YouTuber milanese, Luca Salvadori. I suoi funerali, tenutisi in una chiesa gremita, sono stati una testimonianza della profonda traccia che questo giovane uomo aveva lasciato nelle vite di tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Luca, con la sua anima gentile e il suo sorriso contagioso, era un ragazzo che si faceva notare. Non per l’appariscenza o per l’esuberanza, ma per qualcosa di più raro e prezioso: la sua autentica bontà. Figlio di Maurizio Salvadori e Monica Allegranzi, Luca aveva ereditato da loro non solo il portamento e l’educazione impeccabile, ma anche una profonda umanità. “Like a Sir” – così si faceva chiamare: sempre rispettoso, con quel modo di fare che, anche nella sua giovinezza, sapeva di antica gentilezza.
I suoi genitori gli avevano insegnato il valore del rispetto e della cortesia, qualità che Luca incarnava con naturalezza. In un mondo dove spesso si corre senza fermarsi a considerare l’altro, lui si prendeva il tempo di ascoltare, di condividere, di esserci per gli amici e per la sua famiglia. Era il tipo di persona che ti faceva sentire accolto e a tuo agio, semplicemente con una risata o un sorriso. Un sorriso che lo contraddistingueva già da quando era piccolino.
Luca era un ragazzo dalle passioni intense. Quando qualcosa lo interessava, non ci si limitava mai a una semplice curiosità: si immergeva completamente, con tutta l’anima. Tra queste passioni c’era la moto, che per lui si è introdotta come un hobby e, con il tempo e la tenacia, è diventato il suo lavoro. Correre, per Luca, era un’esperienza di libertà, di vita vissuta a pieno. Chiunque lo conosceva bene sapeva che quando saliva in sella alla sua moto, gli occhi gli brillavano di una luce speciale. Quella stessa intensità la metteva in tutte le cose che amava, e la sua dedizione era contagiosa.
Per i suoi amici e per i tanti ragazzi che lo circondavano, Luca era un faro di positività. La sua presenza trasmetteva serenità. Lui era un ragazzo che sapeva parlare di sé ed ascoltava gli altri come pochi. Il suo modo di esserci era fatto di energia e voglia di fare che riusciva a rassicurare, insegnare e trasmettere passione.
Il vuoto che lascia è in tutto ciò che rappresentava per chi gli stava accanto e per i ragazzi ai quali lui era riuscito a farsi innamorare del mondo dei motori a due ruote, da lontano e attraverso i suoi video. Non è facile accettare la sua assenza, una mancanza che si percepisce nell’aria, negli sguardi, nelle parole.
Luca Salvadori era un ragazzo che, durante i suoi 32 anni, ha vissuto con una pienezza che molti possono solo sperare di raggiungere. In ogni momento condivideva la sua anima, lasciava un pezzo di sé in coloro che incontrava. Ed è proprio questo che lo rende indimenticabile. La sua breve vita ha inciso un segno profondo in chi lo amava e lo ricorderà per sempre, non solo per ciò che faceva, ma per ciò che era: una persona buona, educata, autentica, intensa.
Il dolore della sua perdita è smisurato e viene spontaneo abbracciare silenziosamente, attraverso queste righe, il papà Maurizio, la mamma Monica, la fidanzata Veronica e il fratello Ludovico.
Oggi, ci rimangono i ricordi di Luca, fatti di luce: la luce del suo sorriso, la stessa che continuerà a brillare in ogni cuore che ha toccato.
Lui, in uno dei suoi video, ha detto: “l’unica cosa che possediamo, in questa vita, sono momenti nel tempo.” Un messaggio che ci fa riflettere sull’importanza del vivere, profondamente, ogni minuto che ci viene concesso.
Luca non c’è più in questa vita terrena: è andato a correre in moto in un posto migliore e vivrà nei racconti, nei suoi video, nei sorrisi incorniciati dalle sue fossette e nei pensieri di chi lo ha conosciuto. Un vuoto che non potrà mai essere colmato, ma che sarà sempre accompagnato da un immenso affetto, ammirazione e amore.