Da poco uscito per i Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno la raccolta di versi del poeta e scrittore rumeno Adrian Suciu dal titolo “Testi in apnea”. Traduzioni dal romeno di Roxana Lazar e Valeriu Barbu
Adrian Suciu, nato il 21 dicembre 1970, è considerato uno degli scrittori più importanti emersi dopo la caduta del comunismo in Romania. Dissidente anticomunista a 17 anni (minatore fino alla Rivoluzione), giornalista scomodo dopo la caduta del comunismo (molte cause per diffamazione vinte contro alcuni politici rumeni), funzionario parlamentare e governativo, Adrian Suciu è stato escluso, insieme ad altri scrittori, dalla Unione degli Scrittori per aver criticato pubblicamente questa organizzazione professionale di scrittori che ha escluso, negli ultimi anni, un numero di scrittori 10 volte superiore a quello che ne fu escluso durante l’intera durata del regime comunista di Nicolae Ceaușescu.
Scomodo e intransigente verso la stupidità dilagante nella società contemporanea, la menzogna e la dissoluzione morale, Adrian Suciu è un personaggio detestato dall’establishment culturale rumeno, censurato e bandito ma ugualmente amato dal suo pubblico. Autore di romanzi, poesie e drammaturgia, i suoi libri hanno una diffusione notevole e hanno più edizioni. Ha vinto numerosi premi letterari nazionali e internazionali. I suoi scritti sono stati tradotti in arabo, ebraico, inglese, francese, tedesco, italiano, ungherese, spagnolo, ecc. È presente in numerose antologie di letteratura rumena contemporanea pubblicate in Romania o all’estero. La biografia dello scrittore Adrian Suciu è in se stessa un romanzo, l’autore ha esercitato, nel corso della sua vita, i lavori più svariati: minatore, elettricista, giornalista, consulente d’immagine, speculatore, insegnante, editore, consigliere parlamentare e governativo. Noto giornalista, collaboratore di numerose testate, editorialista e produttore di programmi televisivi, Adrian Suciu è attualmente presidente della Sezione Stampa Culturale dell’Unione dei Giornalisti Professionisti della Romania e presidente dell’Associazione Culturale Direzione 9, la più potente e attiva organizzazione privata in Romania dedicata alla poesia. È un importante promotore culturale, organizzando eventi letterari e artistici, campi di creazione, i festival nazionali e internazionali.
Motto personale: La vita si vive senza pietà e senza illusioni!
La sua opera letteraria, giornalistica e televisiva ha contribuito a diffondere la cultura romena in Romania e all’estero. La poesia di Adrian Suciu è caratterizzata da un’originale fusione di tradizione e modernità. Da un lato, Suciu è debitore della tradizione poetica rumena, in particolare della poesia popolare e della poesia romantica. Dall’altro, la sua poesia è aperta alle influenze della poesia moderna, sia europea che americana. In particolare, Suciu è stato influenzato dalla poesia di poeti come Paul Celan, Octavio Paz e Wisława Szymborska. Questa influenza si manifesta nella ricerca di un linguaggio poetico essenziale e nella capacità di esprimere concetti profondi in modo semplice e diretto. La poesia di Suciu è anche caratterizzata da una profonda riflessione sul senso della vita e dell’esistenza. I suoi versi affrontano temi come l’amore, la morte, la solitudine, la speranza e la perdita. Suciu è un poeta che cerca di comprendere il mondo che lo circonda e di trovare un senso alla vita. La sua poesia è una testimonianza della sua umanità e della sua sensibilità.
Un giornalista impegnato
Adrian Suciu è anche un giornalista impegnato. La sua attività giornalistica si concentra principalmente sulla cultura e sulla società. Suciu è un sostenitore della libertà di stampa e della democrazia.In qualità di giornalista, Suciu ha contribuito a diffondere la cultura romena in Romania e all’estero. Ha anche contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica su importanti temi sociali, come la corruzione, la discriminazione e la povertà. Suciu è un giornalista che crede nel potere delle parole per cambiare il mondo. La sua attività giornalistica è una testimonianza del suo impegno per la verità e la giustizia.
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