“La legge internazionale prevede che il minore debba avere un trattamento differenziato. È un principio giusto e sano, ma l’escalation di arrivi e l’assenza di strutture dedicate portano, a volte, all’impossibilità di rispettare questi paletti: noi abbiamo previsto che i minori possano essere trattenuti anche in strutture non strettamente dedicate a loro ma per un periodo limitato e che ci sia comunque un riguardo per quella che è la loro età”.
Così in una intervista il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Alla domanda “non è prevista la detenzione dei migranti minorenni nei Cpr, quindi?”
il ministro risponde: “Né il decreto Cutro né nessuna normativa nazionale ha previsto la possibilità di trattenimento ai fini dell’espulsione o comunque come forma di privazione della libertà personale dei minorenni”.