Mentre le operazioni dell’esercito israeliano a Gaza registrano un’ulteriore intensificazione e nuovi scontri vengono registrati anche al confine col Libano, il leader supremo dell’Iran ha affermato che lo Stato ebraico ha subito una “sconfitta” nella sua guerra contro Hamas, appoggiato dall’Iran, e che questo è “un dato di fatto”. Ali Khamenei ha parlato al pubblico raccolto presso un centro aerospaziale del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche a capitale Teheran, sottolineando che “avanzare ed entrare negli ospedali o nelle case delle persone non è una vittoria, perché vincere significa sconfiggere l’altra parte”. Dunque, a detta di Khamenei, Israele “finora ha fallito” non riuscendo a raggiungere l’obiettivo dichiarato di distruggere Hamas “nonostante i massicci bombardamenti” di Gaza. “Questa incapacità riflette l’incapacità degli Stati Uniti e dei paesi occidentali” che sostengono Israele, ha aggiunto.
Intanto la situazione della Striscia appare sempre più drammatica. Un funzionario sanitario di Hamas ha dichiarato che più di 80 persone sarebbero state uccise sabato in due attacchi a Jabalia, compreso quello contro una scuola delle Nazioni Unite che ospitava gli sfollati. Da parte sua, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Turk, ha condannato ieri il presunto attacco alla scuola come “orribile”, aggiungendo che “gli orrendi eventi delle ultime 48 ore a Gaza sono davvero incredibili”.
ntanto è di questa mattina la notizia che aerei da combattimento israeliani, che operavano sotto la guida dell’intelligence dell’esercito israeliano e dello Shin Bet, con un bombardamento mirato avrebbero ucciso tre comandanti di altrettante compagnie di Hamas nel nord dell’enclave. Inoltre, “una squadra terroristica è stata eliminata e il magazzino di armi dove si nascondevano i terroristi è stato distrutto”