Hamas è un’organizzazione politico-militare palestinese, che amministra la Striscia di Gaza dal 2007.
Il suo nome significa Movimento della resistenza islamica è di fatto un’organizzazione terroristica.
Le brigate al-Qassam sono le forze entrate in azione negli ultimi giorni nell’attacco a Israele Al momento, i morti israeliani sono settecento, mentre quelli palestinesi cinquecento.
Durante l’incursione, l’organizzazione terroristica Hamas ha rapito circa cento persone, molte delle quali sono civili di tutte le età che, al momento, dovrebbero trovarsi all’interno della Striscia di Gaza. A seguito degli attacchi missilistici israeliani, invece, gli sfollati palestinesi sono circa 74mila.
L’attacco di Hamas contro Israele è inedito per ampiezza, portata, coordinamento e danni causati, soprattutto in termini di perdite di vite umane. Era dalla guerra del 1973 che non si verificava un’offensiva simile.
I’elemento da prendere in considerazione è il posizionamento delle diplomazie internazionali. Fatta eccezione per l’entusiasmo di Iran e Hezbollah, la stragrande maggioranza delle reazioni all’attacco è stata di condanna per Hamas e di sostegno incondizionato a Israele.
Un coro pressoché unanime si è levato nell’intero mondo occidentale. E i pochi che hanno sottolineato che, però, se l’obiettivo è la pace, serve un cambiamento profondo anche da parte di Israele sono stati trattati sostanzialmente come irresponsabili.
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guetteres ha esortato la comunità internazionale a mettere in campo tutti gli sforzi diplomatici possibili per evitare un allargamento è un deteriorarsi ulteriore della situazione tra Israele e Palestina: “La violenza – ha dichiarato il diplomatico portoghese – non può fornire alcuna soluzione, soltanto dei negoziati possono portare alla pace tra i due Stati”.
Hamas minaccia di giustiziare un prigioniero civile israeliano per ogni nuovo bombardamento effettuato da Israele su case civili senza preavviso. Di contro, l’IDF tramite un suo portavoce fa sapere di essere in possesso delle coordinate geografiche di ognuno degli ostaggi attualmente nelle mani dei terroristi.
La Commissione europea sta rivedendo l’intero portafoglio di aiuti allo sviluppo destinati ai palestinesi, del valore di 691 milioni di euro e sospendendo immediatamente tutti i pagamenti.
“La portata del terrore e della brutalità contro Israele e il suo popolo è un punto di svolta”, ha detto Oliver Varhelyi, il commissario europeo per i paesi vicini all’UE, in un post su X. “Non può più andare avanti come prima”.
Dopo la riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di ieri sera non è stata redatta alcuna dichiarazione congiunta. “Un gran numero di paesi hanno condannato gli attacchi di Hamas. Ma ovviamente non tutti”, si è rammaricato il vice-ambasciatore americano Robert Wood. “Potete sicuramente identificarne uno senza che io dica nulla”, ha aggiunto, con una chiara allusione alla Russia.
Il conflitto ha avuto un impatto globale, con diversi altri paesi che hanno denunciato la morte, il rapimento o la scomparsa di cittadini, tra cui Brasile, Gran Bretagna, Francia, Germania, Irlanda, Messico, Nepal, Tailandia e Ucraina. Un portavoce del Consiglio di sicurezza degli Stati Uniti ha confermato che “diversi” americani sono stati uccisi nell’attacco a sorpresa, ma non ha fornito ulteriori dettagli.