Questione il salario minimo si rimanda a settembre, il provvedimento proposto dalle opposizioni che prevede una retribuzione minima di 9 euro lordi l’ora per tutti i contratti collettivi nazionali di lavoro è arrivato stamattina in aula ma l’esame, come ampiamente previsto, è stato posticipato a settembre.
Una mossa che servirà alla maggioranza, plausibilmente, di formulare una propria controproposta. “La maggioranza ed il governo offriranno soluzioni concrete e dignitose per un aumento dei salari, non certamente slogan che in ogni caso prenderebbero vita tra un anno e mezzo, come prevede la loro proposta sul salario minimo – spiga Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro, in quota a Fratelli d’Italia – Una delle mie idee è quella di mettere un focus sulle gare pubbliche al massimo ribasso, norma tra l’altro confermata da governi di sinistra. La nostra priorità è dare lavoro e la nostra attività sta andando nella direzione giusta, lo dimostrano i dati Istat secondo cui la disoccupazione in Italia non è mai stata così bassa dal 2009”.