Il ministro degli Esteri Antonio Tajani assicura che in Niger “l’Italia non è nel mirino” e che “la situazione è in fase di evoluzione.
“Siamo favorevoli a qualsiasi tentativo diplomatico per trovare un accordo e per questo abbiamo tenuto aperta l’ambasciata a Niamey, e anzi la nostra ambasciatrice è rientrata in sede. Deve essere ripristinata la democrazia. Ma vogliamo che siano individuate soluzioni pacifiche. Siamo sempre stati contrari anche all’ipotesi di qualsiasi intervento militare europeo. Oggi è una giornata delicata, è stata annunciata una manifestazione che potrebbe arrivare di nuovo fino all’ambasciata francese”.
La Francia ha annunciato l’evacuazione. L’Italia ha aiutato i connazionali a lasciare il Paese ma si è rifiutata di usare il termine “evacuazione “Il nostro è sempre un linguaggio prudente. Non tutti i nostri cittadini hanno deciso di partire. Non ci sono state fino a ieri manifestazioni contro l’Italia. Non riconosciamo il governo attuale. Ma gli stessi militari che hanno fatto il colpo di Stato hanno garantito la sicurezza del convoglio italiano che ha trasportato i nostri connazionali e molti cittadini stranieri, fra cui 21 americani, in aeroporto”.