Stop ai “pezzotti”, ai siti in streaming che trasmettono abusivamente eventi sportivi in diretta o opere cinematografiche, o comunque coperte da diritto d’autore, sul web.
È il risultato ottenuto con l’approvazione in via definitiva, all’unanimità, del disegno di legge sul diritto d’autore, volto a riconoscere, tutelare e promuovere la proprietà intellettuale in tutte le sue forme, come strumento di stimolo dell’innovazione, della creatività, degli investimenti e della produzione di contenuti culturali, anche di carattere digitale.
Il testo conferisce all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) il potere di ordinare ai prestatori di servizi di disabilitare l’accesso a contenuti diffusi abusivamente.
L’articolo 3 introduce una nuova fattispecie di reato, prevedendo che chiunque, a scopo di lucro, abusivamente esegue la fissazione su supporto digitale, audio, video o audio-video, in tutto o in parte, di un’opera cinematografica, audiovisiva o editoriale ovvero effettua la riproduzione, l’esecuzione o la comunicazione al pubblico della fissazione abusivamente eseguita, è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con una multa da euro 2.582 a euro 15.493. La mancata ottemperanza agli obblighi di esecuzione dei provvedimenti dell’Agcom viene punita con le sanzioni amministrative di competenza della medesima Autorità. Per far fronte alle nuove competenze attribuite all’Agcom si prevede anche l’aumento di 10 unità della pianta organica.
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