Nel giro di pochi anni i monopattini elettrici hanno conquistato l’Italia e molte altre città europee.
Chi li usa dice che sono economici, veloci e pratici, ma hanno davvero un impatto positivo sull’ambiente visto che ora si parla molto di elettrico.
Secondo uno studio condotto a Parigi un monopattino di seconda generazione emette una quantità di CO2 per chilometro sei volte maggiore rispetto alla metropolitana e tre volte inferiore rispetto all’auto.
Ad usare il monopattino è solo una piccola percentuale di chi prima preferiva mezzi più inquinanti come auto, taxi o autobus.
Gli ultimi studi fatti a Montreal, tracciano un bilancio piuttosto negativo della loro introduzione, anche se di recente ci sono stati dei miglioramenti.
In alcuni e stato ridotto l’impatto ambientale ma spesso e volentieri sono usati in modo incivile, sono abbandonati in posti impensabili o guidati a tutta velocità in centri abitati dove anche i bambini spesso giocano.
Gli operatori assicurano che le batterie dei monopattini siano isolate in custodie impermeabili. Ma non ci sono certezze sull’efficacia di queste custodie a lungo termine.
Non e stato ancora chiarito in modo esauriente come queste batterie una volta esaurite possano non recare danno ad ambiente e persone.
Il business dei monopattini sta andando forte in Europa, con ricavi che dovrebbero crescere annualmente di circa il 15% fino al 2026.
Ma contribuiranno davvero a ridurre l’inquinamento da trasporto? Questo dipenderà principalmente dagli sforzi compiuti dalle aziende coinvolte.