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MILANO LATIN FESTIVAL: ASPETTANDO MARC ANTHONY, FESTA E PROTESTA

Il primo festival latino d’Europa torna dal 9 giugno con 50 concerti, eventi e cultura ma il Comune di Assago  dopo 30 anni dice tutti a casa a mezzanotte.

Festa e protesta è lo slogan di questa inaugurazione MLF 2022 annunciata Nella conferenza stampa d’apertura che si è tenuta il 9 giugno 2022 mattina presso il cantiere del Festival ad Assago. Presenti  i sindaci dei paesi limitrofi Casarile ( Silvana Cantoro), Noviglio ( Nadia Verducci) Pieve Emanuele ( Paolo Festa)  nonché iL personale diplomatico di vari consolati in  una location diversa dalle solite lounge di hotel o sale brillanti di luci degli anni passati, scelta apposta per fare toccare con mano lo sforzo che  il patron Fabio Messerotti ha fatto e sta facendo in questi ultimi anni,  prima per resistere al lockdown e infine per crederci ancora e investire un budget di circa 2,5 milioni di Euro nel suo MIlano Latin Festival.

Lo sguardo eloquente di Fabio Messerotti
alla conferenza stampa.

Il MLF ora è Ii festival latino più importante del mondo, per durata e per la qualità del programma: cinquanta concerti, eventi folkloristici e culturali quotidiani, gastronomia e artigianato. Ciononostante la notizia del giorno è che dinanzi a questo sforzo il Comune di Assago che ha ospitato il festival per oltre 30 anni e ne conosce bene tutta la storia, quest’anno ha deciso di imporre la chiusura della musica alle 24. “Una volta riusciti ad ottenere la certezza che avremmo potuto realizzare un festival tornando alla normalità – commenta Messerotti nel comunicato ufficiale-  ci siamo messi a lavorare 24 ore al giorno per arrivare ad offrire un evento degno di tale nome e ci siamo riusciti.  Non solo la pandemia ci ha ostacolato ma anche una assurda e incomprensibile politica che ha preso di mira il mondo del divertimento, della movida, quella sana che da due anni manca a tutti. Non è nostra intenzione cominciare la comunicazione del Milano Latin Festival con una polemica ma non potevamo stare zitti. Nessuno può metterci il bavaglio, nessuno può mettere a tacere  una impresa privata che da anni promuove l’integrazione quella vera”. Parole confermate nella conferenza stampa da un Messerotti che a stento cercava di controllare le emozioni e che  ha ripercorso gli ultimi mesi di lotta.  Da un approvazione del progetto da parte della giunta di Assago del novembre 2021, si è passati a disposizioni sempre più arroccate sulla chiusura della musica in tutte le piazze del festival a mezzanotte. La ragione non è uno scrupolo sanitario di nuova generazione ma l’antico stereotipo della “mala movida” che vede la comunità latina come protagonista di atti vandalici, schiamazzi notturni e risse non stop. Visione non solo antiquata ma che lo stesso Messerotti  da quando nel  2015  ha preso le redini della manifestazione, si è impegnato a smantellare, dotando il festival di una security numerosa preparata ed efficace che ha reso le notti dell’MLF tra le più sicure della metropoli lombarda. Ebbene ciò non è servito e l’orario di Cenerentola, con quelle due ore in meno per ogni serata,  rischia di far perdere all’impresa milioni di incassi. Solidale la reazione della stampa intervenuta alla conferenza , che il patron ha salutato in anticipo dovendo rimboccarsi le maniche per andare a lavorare al cantiere, come suo solito, lasciando il microfono , oltre al conduttore Massimiliano Saggese direttore della comunicazione MLF, agli altri relatori: Anna del Freo, Segretario Generale Aggiunto Federazione Nazionale Stampa Italiana che ha presentato la terza edizione di Gioronalisti in Festival che verrà ospitata anche quest’anno dal festival; Hector Villanueva, responsabile degli eventi culturali presso il Salone delle Nazioni del Festival: Gloria Blancas e Manuele Feula rispettivamente supervisore e responsabile della comunicazione della MLF Records, l’etichetta discografica del Festival che ha lanciato qualche mese fa i J Nueve, band  formata dalle seconde generazioni di origine latina  Danny Sky Juarez (Sky J) leader e fondatore, Emanuele Cisneros (Cisne), originario del Salvador, Santiago Tuz Aguilar (Santi) di origine ecuadoriana, ed Eveling Castillon (Evy). E sono proprio stati loro, con due splendide interpretazioni live di Toxica e Malamour, a dare ai presenti la prova della passione e dell’impegno di un imprenditore che domani 10 giugno non esiterà a mettere sullo stesso palco i J Nueve,   debuttanti assoluti che lanceranno il loro primo album e la leggende vivente della salsa, Marc Anthony, per cui si aspetta un flusso di 9000 persone. Niente paura, il doppio sistema di sicurezza farà defluire questa orda vandalica regolarmente all’ora di Cenerentola.

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