Tutti si domandano continuamente come andrà’ a finire questa vicenda, cioè l’energia Russa continuerà ad essere fornita o bisognerà trovare nuove alternative.
L’embargo energetico alla Russia “lo abbiamo proposto nel nostro pacchetto sanzioni. C’è solo un paese che ancora non è d’accordo, l’Ungheria. Il consiglio europeo della prossima settimana sarà importante, al punto in cui siamo non so dire come andrà a finire, ma spero si possa trovare un’intesa” ma “un embargo petrolifero aiuta, tuttavia non è un colpo risolutivo, noi dobbiamo evitare di versare soldi nelle tasche di Putin che si finanzia solo con la vendita di combustibili fossili. Questo deve essere l’obiettivo”. Lo afferma Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Ue, in una intervista alla Stampa.
“gli europei stanno già pagando l’energia più cara. I listini sono andati alle stelle negli ultimi mesi come conseguenza diretta della guerra che si è unita agli effetti della ripresa seguita alla pandemia”, “la via per abbassare i prezzi di luce e riscaldamento è aumentare l’energia dalle fonti rinnovabili, che sono molto meno care dei combustibili fossili. E la prima cosa che possiamo fare è ridurre i consumi, come indica il piano europeo RepowerEu”,
Il piano prevede che tutte debbano risparmiare ma moltiplicato per tanti il risultato sarà enorme, se tutti riducessero la temperatura a casa di un grado si avrebbe una diminuzione di 10 miliardi di metri cubi nella domanda di gas russo.
Serve comunque L’accelerazione verso le rinnovabili, superando anche il problema delle autorizzazioni che richiedono tempi lunghi, la nuova proposta e semplificare le regole senza poi sottovalutare la nuova economia dell’idrogeno, anche molti paesi nel Golfo, come in Africa, avranno più energia di quanto serve loro grazie al potenziale eolico e solare e vorranno esportarlo a paesi che ne hanno molta più necessità.