CAPOLAVORI
un progetto di Teatro Biblioteca Quarticciolo e Zerynthia, Associazione per l’Arte
Contemporanea Odv
Jannis Kounellis (23 marzo), Michelangelo Pistoletto e Gianna Nannini (4 aprile), Jimmie
Durham (9 maggio)
un ciclo di tre appuntamenti dedicati all’esposizione di un’opera d’arte e reading
alla presenza di Carla Tatò, Michelangelo Pistoletto e Gianna Nannini, Maria Thereza Alves, Marco Quaglia
INGRESSO LIBERO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
Teatro Biblioteca Quarticciolo, in co-realizzazione con Zerynthia, presenta CAPOLAVORI, un ciclo di
tre appuntamenti che prevedono l’esposizione di un’opera d’arte e reading dal vivo di scritti degli
artisti con presenze diverse per ciascuna sera: 23 marzo ore 20/22, CAPOLAVORO 1 dedicato
all’esposizione di S.T.(Margherita di fuoco), 1967 di Jannis Kounellis con la partecipazione di Carla
Tatò (ore 21); 4 aprile ore 20/22, CAPOLAVORO 2, Michelangelo Pistoletto, Porta rossa (Il Terzo
Paradiso) e Gianna Nannini, Mama, scultura vocale, 2007 alla presenza di Michelangelo Pistoletto
e Gianna Nannini (ore 21); 9 maggio ore 20/22, CAPOLAVORO 3, Pallas Athena, 2008 di Jimmie
Durham con Maria Thereza Alves e Marco Quaglia (ore 21).
“L’idea che sorregge i tre appuntamenti è quella di allestire per un tempo breve come quello di
uno spettacolo un’opera d’arte contemporanea in uno spazio teatrale, in una zona di Roma fuori
dai circuiti dell’arte. Ogni appuntamento prevede l’esposizione di un’opera in teatro (dalle ore
20.00 alle 22.00) e alle ore 21.00, un incontro intorno all’opera e all’artista.
CAPOLAVORI sperimenta un percorso insolito e attraente: come mettere in scena un’opera d’arte,
come esporla a nuovi fruitori in contesti diversi dagli spazi museali, come accompagnarla con altre
azioni che la irraggiano nello spazio e nel tempo e coinvolgono vista e udito, mente e corpo.
Opera d’arte visuale, teatro, periferia, sono i dati costitutivi del progetto da cui discendono altri
tratti peculiari dell’iniziativa. L’esposizione del capolavoro, ossia di un’opera riconosciuta come
apice nella produzione dell’artista, viene sottratta allo spazio convenzionale del museo e della
galleria per trovare dimora effimera sul palcoscenico di un teatro.
Qui viene messa in scena
l’opera plastica che viene invogliata a dialogare con altri linguaggi: con la voce recitante di Carla
Tatò, con la “scultura vocale” di Gianna Nannini, con le poesie di Jimmie Durham lette da Marco
Quaglia, creando così un atto scenico della durata di 20/30 minuti. Il dialogo o l’interplay (in
termini jazzistici) non viene ingaggiato fra l’opera e un altro da sé, ma fra due produzioni diverse
dello stesso artista – i pensieri raccolti ne La Perdita del Punto di Vista nel caso di Kounellis e le
poesie di Jimmie Durham, mettendo così in luce un aspetto meno conosciuto dell’artista plastico,
ma profondamente organico alla sua visione estetica.” Valentina Valentini