Ormai e chiaro il pensiero di questa Europa che oggi non si trova a combattere una guerra pseudo militare ma anche una prossima energetica Per l’Unione europea, è il momento di porre fine, una volta per tutte, alla dipendenza dal gas russo.
Con una pressione crescente finalizzata a diversificare i fornitori, l’obiettivo è quello di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, nonostante mettere in pratica il tutto sia poco agevole, Stati come l’Italia si stanno già muovendo in tal senso.
Una lunga telefonata di Draghi con l’emiro del Qatar Al Thani, con cui ha discusso, in particolare, come rafforzare la cooperazione energetica tra i nostri Paesi” Il tema dell’energia era in cima all’agenda dell’incontro tra il premier italiano e la presidente della Commissione europea.
La strategia mira ad indirizzarsi verso altri fornitori globali, accelerare la transizione ecologica e fissare livelli obbligatori di stoccaggio del gas, ma e un piano a lungo termine i benefici per le famiglie non saranno sicuramente immediati.
Ricordiamoci che i prezzi alti dell’energia sono tali da molto tempo ormai, da diversi mesi, come sappiamo ci sono Paesi che sono più esposti al gas russo e che soffriranno più di quelli che non dipendono da esso.
Lo scorso anno, l’Unione europea ha ricevuto la maggior parte delle forniture di gas naturale dalla Russia, ma nel 2022 c’è stato un cambiamento forzato.