“Noi stiamo solo rivendicando coerentemente che il governo vada nella direzione della piattaforma unitaria che assieme a Cisl e Uil abbiamo presentato per una riforma fiscale e delle pensioni, una politica industriale e per il superamento della precarietà. Scioperiamo perché ci siamo trovati di fronte non a una possibilità di trattativa, ma a decisioni già prese, senza margini. Non è sequestrando e togliendo le questioni sociali dal tavolo che le si affrontano”.
Queste le parole di Maurizio Landini della Cgil.spiega le ragioni dello sciopero generale.
“Draghi è persona autorevole. Il giorno dopo l’ultimo nostro incontro ha tentato una piccola modifica sui redditi più alti, non proposta da noi, e questo prova che aveva capito il malessere.
Il fatto che la sua maggioranza non l’abbia accolta dà invece l’idea della distanza che c’è fra l’attuale quadro politico e la condizione sociale reale del Paese.
È un segnale molto grave, da non sottovalutare. E’, in fondo, lo stesso malessere che porta più del 50% ad astenersi alle urne.
Cisl e Uil assieme avevamo chiesto che gli 8 miliardi andassero per intero a rafforzare i salari e le pensioni a partire dalle più basse, con maggiori detrazioni e decontribuzioni perché 1’85% circa di lavoratori e pensionati e sotto i 35mila euro.