Sono 971 le donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza della rete cittadina nel primo semestre del 2021. Tra le iniziative di sensibilizzazione un video che sarà trasmesso nelle giornate di mercoledì e giovedì sugli schermi digitali delle stazioni delle metropolitane e a bordo dei bus cittadini
Giovedì 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Quest’anno l’Amministrazione comunale ha deciso di ricordare, nell’ambito della ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999, le donne afghane, vittime di una pesante soppressione della loro libertà in seguito alla presa di potere dei talebani. Per tutto il giorno, a partire dalle 10, a Palazzo Marino verrà dunque esposto uno striscione con la scritta “Milano con le donne afghane” per esprimere vicinanza alle bambine, le ragazze e le donne che sono costrette a vivere una situazione così difficile.
“La città di Milano – dichiara l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolè – da molto tempo è impegnata a contrastare la violenza sulle donne e, insieme alla straordinaria rete delle Case rifugio e dei centri antiviolenza e alle molte realtà impegnate sul territorio, abbiamo creato un sistema che lavora sia sulla prevenzione del fenomeno che sulla costruzione di percorsi personalizzati di liberazione e fuoriuscita dalla spirale di violenza e riacquisizione dell’autonomia. L’Amministrazione ha già approvato un investimento di 1,6 milioni di euro per sostenere questo tipo di attività nel prossimo biennio: uno sforzo che ci impegniamo a mantenere e intensificare, cercando di far emergere le richieste di aiuto e superando il muro della diffidenza che si erge molto alto in questi casi. Quest’anno, in particolare, Milano si schiera a fianco delle donne afghane che si sono viste negare diritti fondamentali faticosamente conquistati nel corso del tempo.
Al loro coraggio vogliamo dedicare questa importante giornata”.
La rete antiviolenza del Comune di Milano mette a disposizione 9 centri antiviolenza e 9 case rifugio, offrendo ascolto attraverso colloqui telefonici o in sede, assistenza sanitaria, legale, consulenza psicologica o psichiatrica, facilitando in molti casi la presa in carico da parte dei Servizi sociali. Sono 971 le donne che, nel primo semestre del 2021, si sono rivolte alle strutture convenzionate e sono state supportate. Di queste, 50 hanno concordato un percorso di accoglienza nelle nove case rifugio cittadine. Sebbene il numero di donne che ha chiesto aiuto sia rimasto stabile rispetto agli anni precedenti, le richieste sono diventate molteplici e più complesse da gestire, segno di un aggravarsi del fenomeno.
La maggior parte (oltre 360) ha un’età compresa tra i 18 e i 39 anni, ma il numero è significativamente alto anche nella fascia tra i 45 e i 54 anni (circa 330). Le vittime sono nel 64% dei casi italiane e quasi sempre la violenza subita è di tipo psicologico (oltre 800) o fisico (oltre 650), anche se non mancano i casi di violenza di tipo economico (oltre 210), sessuale (oltre 230) e stalking (210) e molto spesso si sovrappongono e coesistono diversi tipi di soprusi. Il 59% delle donne aiutate ha figli – spesso minori – che quindi, quasi sempre, hanno assistito alla violenza nei confronti della madre. Nel 74% dei casi gli ‘aguzzini’ sono mariti, ex mariti, conviventi o ex conviventi, partner o ex partner.
Per supportare il lavoro di assistenza della Rete di Milano, la società biofarmaceutica Gilead Science si è impegnata con l’erogazione di 20mila euro per la realizzazione di tirocini e borse lavoro per percorsi e progetti di reinserimento lavorativo e riqualificazione professionale per donne vittime di violenza di genere, servizi per la conciliazione famiglia-lavoro, progetti di autonomia abitativa, spese per la promozione della salute, spese legali per iter giuridici civili.
Accanto al sostegno concreto e continuo alle donne che subiscono violenza, il Comune ha immaginato, in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, una serie di iniziative di sensibilizzazione. Nel corso delle giornate di mercoledì e giovedì, sugli schermi digitali delle stazioni delle metropolitane e a bordo dei bus cittadini verrà trasmesso un video realizzato dal master in Art Direction e Copywriting del Politecnico di Milano che, partendo dallo stereotipo del “se l’è cercata lei”, vuole far emergere la forza e l’energia delle donne, esaltando la scelta e la volontà di uscire dalla spirale di violenza. Nello stesso periodo nelle metropolitane saranno emessi degli annunci con l’obiettivo di far conoscere il numero gratuito 1522, attivo 24 ore su 24 a sostegno delle vittime di violenza e stalking.
“Quello di ATM – dichiara l’assessora alla Mobilità Arianna Censi – è un grande servizio pubblico e il suo compito è anche quello di supportare queste iniziative divulgando informazioni e diffondendo messaggi di sensibilizzazione. La diffusione del video è stata promossa dall’assessorato al Welfare ed è stata concordata insieme alla commissione Pari Opportunità del Comune di Milano”.
La rete antiviolenza del Comune ha inoltre organizzato un incontro online, dalle 9.30 alle 16.30, per presentare la propria attività attraverso le voci di chi gestisce i centri antiviolenza e le case rifugio convenzionate con la rete. L’incontro sarà in diretta streaming ai link https://youtu.be/xETnXGnysDw (per la mattina) e https://youtu.be/ss8MUa9ZFUU (per il pomeriggio).