Le forze ribelli del Tigrè hanno lanciato una nuova offensiva nella regione etiope conquistando l’importante città di Alamata: lo ha detto il portavoce del Fronte di liberazione del popolo del Tigre’ (Tplf), Getachew Reda.
“Abbiamo lanciato un’offensiva nella (regione meridionale di) Raya e abbiamo sconfitto le forze di difesa federali e le divisioni delle forze speciali di Amhara”, ha detto Reda. ”Abbiamo messo in sicurezza la maggior parte del Tigre’ meridionale, tra cui Korem e Alamata” (la città principale della zona), ha aggiunto. Combattimenti sono in corso anche nel Tigre’ occidentale, ha precisato il portavoce.
Intanto, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, riunito a Ginevra, ha approvato una risoluzione che chiede il ritiro “rapido e verificabile” dei soldati eritrei presenti nella regione del Tigrè, in Etiopia, dove è in corso un conflitto da diversi mesi.
l testo – approvato con 20 voti favorevoli, tra cui quello dell’Italia, 14 contrari e 13 astenuti dai 47 Paesi membri – esprime grave preoccupazione per le notizie di gravi violazioni dei diritti umani, abusi e violazioni “presumibilmente commesse da tutte le parti nella regione del Tigrè dall’inizio del conflitto il 4 novembre 2020”.
Chiede inoltre l’immediata cessazione di tutte le violazioni e il rigoroso rispetto di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali ed esorta “il ritiro rapido e verificabile delle truppe eritree dalla regione del Tigrè”. La risoluzione, promossa dall’Ue con l’appoggio di diversi paesi sottolinea la necessità che siano tenuti a rispondere delle loro azioni tutti i responsabili delle violazioni e abusi ed esprime grave preoccupazione per la situazione umanitaria nella regione.
Fonte: Ansa.it