Dagli ultimi dati forniti dall’OMS il Brasile ha oltre 8 milioni di casi positivi rilevati, è il terzo paese con il maggior numero di contagi da coronavirus dopo gli Stati Uniti e l’India, e con oltre 200 mila casi di morte.
Dopo le grandi difficolta avute nell’arginare la diffusione della pandemia, ora le cose potrebbero cambiare, con l’autorizzazione del vaccino prodotto dall’azienda farmaceutica cinese Sinovac, ma ci sono ancora dubbi sulla sua efficacia e l’affidabilità dei test svolti finora.
Dalle ultime informazioni divulgate in una conferenza stampa a San Paolo dei ricercatori hanno annunciato che il vaccino Sinovac ha un’efficacia del 78 per cento nel prevenire i casi moderati di COVID-19.
I ricercatori hanno inoltre spiegato che il vaccino ha un’alta efficacia nel ridurre il rischio di sviluppare sintomi più gravi, ma non hanno fornito molti altri dati.
La sperimentazione e stata svolta su circa 12 mila persone e coordinata dall’Istituto Butantan, centro di ricerca pubblico specializzato in immunologia e vaccini, ma è comunque dipesa fortemente da Sinovac, che ha tenuto sotto controllo la diffusione dei dati sul proprio vaccino, chiamato CoronaVac.
In breve, CoronaVac impiega l’intero coronavirus, che viene inattivato in modo che non possa fare danni, suscitando comunque una risposta da parte del sistema immunitario che impara a riconoscerlo in modo da contrastare un’eventuale infezione con la versione attiva del virus.