DIRITTI & DOVERI: FOCUS SUL PERMESSO DI SOGGIORNO DI FAMIGLIA, PARLA L’AVVOCATO ANTONINO LO VERDE
L’appuntamento con DIRITTI&DOVERI la rubrica dell’avvocato Antonino Lo Verde, legale specializzato in diritto dell’immigrazione, questa settimana è dedicata ad un tema molto sentito dalle comunità straniere, il permesso di soggiorno di famiglia. Tra le tematiche più interessanti da trattare vi è il “ricongiungimento familiare” e la sua variante “coesione familiare”.
La differenza tra le due modalità di ottenimento del permesso sta nel fatto che la prima prevede che il parente che beneficerà del permesso di soggiorno al momento della richiesta si trova nel paese di origine. La seconda precede che il familiare sia già in Italia e abbia deciso di rimanere quando già era partito dal proprio paese di origine e in questo caso può richiedere il permesso entro l’anno dalla data del timbro di ingresso in Italia.
Quanto ai requisiti per richiedere il permesso per un proprio familiare, vi è la presenza di un lavoro che procuri un reddito sufficiente per mantenere entrambi. Quindi è necessario ottenere un certificato di idoneità alloggiativa, che garantisca che ci sia spazio per vivere nella medesima dimora.
Ci sono requisiti che dipendono dall’età della persona che viene a vivere in Italia, nella fattispecie un genitore. Se ha più di 65 anni non ci sono vincoli ulteriori rispetto a quelli esposti sopra. Se ha meno di 65 anni e ci sono fratelli nel Paese di origine, prima di fare le pratiche è necessario ottenere l’approvazione degli altri figli Inoltre nessuno di loro deve essere in grado di poter mantenere il genitore che, per vivere, ha bisogno di raggiungere l’unico figlio che lo può mantenere.
Esiste infine il caso un famigliare che sia cittadino italiano possa consentire l’ottenimento del permesso al proprio congiunto. Il requisito fondamentale in questo caso è che si viva sotto lo stesso tetto, anche dopo l’ottenimento del permesso.
Alla luce di tutta questa complicata casistica, il nostro avvocato Lo Verde raccomanda che, prima di avventurarsi in questura con il rischio di non saper descrivere in modo appropriato la propria condizione, è raccomandabile contattare un legale, visitare un CAF o un patronato ma meglio ancora inviare le proprie domande alla mail: dirittiedoveri@mianoetnotv.it