Onde alte fino a tre metri, arrivate senza nessun allarme nel buio e senza nessun terremoto prima che la potesse far temere, cosi venerdì e stata distrutta, un tratto della costa occidentale dell’isola di Giava, in Indonesia, causando 222 morti, almeno 843 feriti e decine di dispersi, in un fine settimana di altissima stagione per il turismo locale, questi sono i primi dati ma potrebbe anche peggiorare.
Lo tsunami è stato con ogni probabilità causato dall’eruzione dell’Anak Krakatoa, un vulcano pochi chilometri al largo nello stretto della Sonda; si ipotizza che una frana sottomarina provocata dall’esplosione abbia generato l’onda anomala che si è infranta sulla spiaggia solo ventiquattro minuti dopo, col risultato, devastante, di almeno 500 case rase al suolo assieme a diversi ristoranti e barche.
La maggior parte delle vittime che al momento, secondo le prime indicazioni, sembrano essere tutte indonesiane ma sono zone spesso visitate da moltissimi turisti.