Il progetto verrà illustrato il 5 settembre all’Urban center. Rabaiotti: “Procede lo sforzo per migliorare i quartieri della città: nuovi servizi in contesti popolari che possano essere utilizzati direttamente dagli abitanti”.
Milano, 2 settembre 2018 – Mostre, laboratori, seminari, attività formative, di sostegno allo studio per bambini e ragazzi, di animazione, socializzazione, aggregazione. I quartieri delle case popolari di proprietà comunale si animano con le nuove opportunità offerte negli spazi ai piani terra, non abitativi e finora non utilizzati, che si aprono e diventano vivi, utili per gli inquilini e per il quartiere tutto, per migliorarne la qualità della vita e allo stesso tempo offrire maggiore sicurezza.
È on line sul sito del Comune il bando “Sguardi d’altrove nelle zone periferiche”, che rimarrà aperto fino al 25 ottobre: 15 piccoli spazi tra il Gallaratese, Quarto Cagnino, Isola e Chiesa Rossa, in cerca di associazioni, enti, cooperative senza fine di lucro per la realizzazione di progetti sociali, culturali, educativi e formativi. Sono spazi di dimensioni variabili da un minimo di 42 mq ad un massimo di 133 mq, che verranno concessi in affitto per un periodo di 6 anni con un canone annuo scontato del 70% rispetto ai valori di mercato. Chi risulterà vincitore dovrà sviluppare attività che, oltre a rafforzare la coesione sociale, siano in grado di rappresentare un presidio quotidiano diffuso del territorio.
“Procede a ritmo sostenuto – spiega l’assessore alla Casa e ai Lavori pubblici Gabriele Rabaiotti – lo sforzo che punta a riportare vicino alle case popolari non solo nuovi servizi e nuove attività, ma anche spazi che possano essere utilizzati direttamente dagli abitanti che in molti casi già lavorano attivamente e si impegnano per rendere migliori i quartieri della città. Penso ai comitati inquilini, alle autogestioni e alle associazioni nate nei quartieri popolari e da anni presenti nelle zone difficili di Milano. L’invito è rivolto anche a loro che spesso lamentano la carenza di spazi: presentate i vostri progetti e quanto già fate, in modo che crescano e si rafforzino le esperienze positive e le reti virtuose”.
Ancora Rabaiotti: “Non sempre è necessario ribaltare i quartieri, aspettare o cercare il mega finanziamento o la grande operazione. Anche le iniziative micro, che lavorano nel tessuto fine della città, rappresentano una risorsa che va sostenuta ed alimentata. Penso a quanto sono importanti le attività commerciali in molte vie di Milano, ai centri di aggregazione rivolti ai più giovani o agli anziani, alle aule studio e ai doposcuola. La varietà di funzioni presenti in uno stesso contesto restituisce una città più ricca e più sicura ed è questo che vogliamo costruire e stiamo costruendo”.
Finora, negli ultimi 5 anni, sono stati lanciati 12 bandi e, tra progetti profit e non, assegnati 74 spazi. Solo negli ultimi 2 anni, prima di quest’ultimo bando, ne erano già stati lanciati altri due (“Costellazioni di quartiere” e “Spazio alle periferie”), attraverso i quali sono tornati a vivere 32 spazi disseminati in particolare tra il Gallaratese, la zona Niguarda/Bovisa e quella di via Padova/Rizzoli. Adesso questi locali sono a disposizione della comunità e vi si organizzano attività le più varie, come ad esempio laboratori di scrittura creativa, teatrali, artigianali, sportelli di accoglienza e orientamento scolastico contro la dispersione, promozione delle pratiche Shiatsu e Yoga, ma anche della digitalizzazione e della parità di genere, progetti dedicati ai minori in condizioni di disagio, a volte anche impiegando persone in difficoltà, ex carcerati o disoccupati.
Per illustrare il bando nel dettaglio e per un maggior coinvolgimento dei soggetti potenzialmente interessati è stato organizzato un incontro pubblico con l’assessore Rabaiotti, che si terrà mercoledì 5 settembre, dalle 11 alle 12,30, all’Urban center in Galleria angolo piazza Scala.