Il cellulare Mate 10 della Huawei, il primo con intelligenza artificiale e in grado di poter capire cosa si sta fotografando e stato addirittura in grado in 5 giorni a imparare a riconoscere un ostacolo stradale.
Ormai la scelta dei cellulari e davvero ampia, rimane una corsa continua per le case costruttrici a implementare sempre la tecnologia e l’intelligenza artificiale degli stessi telefoni, per questo Huawei ha puntato proprio sull’intelligenza artificiale della sua ultima produzione, “Non potremo mai fare a meno del cloud” ammette James Zou, country manager consumer di Huawei Italia, “ma ci sono momenti e funzionalità che non possono fare affidamento solo su tempi di risposta che dipendono da ampiezza di banda e copertura del segnale. Per fare un esempio: se la macchina su cui sto viaggiando ha bisogno di riconoscere un ostacolo sulla strada, non puo’ aspettare che la risposta arrivi da un server remoto”.
per questo con il P20 Huawei ha deciso di portare la capacità di calcolo direttamente all’interno del telefono e di metterla al servizio dell’intelligenza artificiale, di modo che sia sempre disponibile. Presentato come uno smartphone che vuole creare un nuovo rinascimento della fotografia – e in effetti le tre fotocamere offrono una definizione e una stabilità dell’immagine che non hanno confronto anche secondo gli indici Dxomark – il P20 Pro si offre di diventare un hub per quell’ecosistema di oggetti (elettrodomestici, sensori di sicurezza, telecamere e presto o tardi anche le auto senza conducente) che va sotto il nome di Internet delle cose (Iot) aperto a tutti i produttori. Il prezzo non e certo di pochi euro si aggira infatti attorno alle 900 euro ma la Huawei conferma che non ha paragone con nulla attualmente sul mercato.