PIANETA IN AZIONE

COMMISSIONE EUROPEA: ULTIMATUM PER L’ITALIA, ECCESSIVO INQUINAMENTO

La Commissione europea di recente ha lanciato un ultimatum per sollecitare i piani contro l’eccessivo inquinamento dell’aria a nove paesi tra essi l’Italia. I paesi chiamati a l’adempimento dovranno presentare a Bruxelles piani con le misure adeguate entro il termine stabilito. In mancanza spetta alla Commissione europea di avviare la procedura di infrazione davanti alla Corte di giustizia europea.

Orbene, è importante sottolineare che diverse sostanze inquinanti vengono rilasciate nell’atmosfera. Esse possono influire negativamente sulla salute umana o gli ecosistemi. Pertanto si cerca di ridurre le emissioni di esse.

Così, la Direttiva (UE) 2016/2284 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2016, concernente la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici, che modifica la direttiva 2003/35/CE e abroga la direttiva 2001/81/CE ( decorre dal 1 luglio /2018) stabilisce tra altri aspetti, di presentare i Programmi nazionali di controllo dell’inquinamento atmosferico ( art 6.) gli Stati membri elaborano, adottano e attuano i rispettivi programmi nazionali di controllo dell’inquinamento atmosferico in conformità dell’allegato III, parte 1, al fine di limitare le loro emissioni antropogeniche annue a norma dell’articolo 4 e di contribuire a raggiungere gli obiettivi della presente direttiva.

La Direttiva stabilisce inoltre l’obbligo di inventari e proiezioni nazionali delle emissioni,nonché relazioni d’inventario ( art 8). Gli Stati membri elaborano, e aggiornano annualmente, gli inventari nazionali delle emissioni per gli inquinanti di cui alla tabelle, nel rispetto delle prescrizioni ivi contenute.

È disposto anche il Monitoraggio degli impatti dell’inquinamento atmosferico ( art.9). Gli Stati membri provvedono al monitoraggio degli impatti negativi dell’inquinamento atmosferico sugli ecosistemi in base a una rete di siti di monitoraggio rappresentativa dei loro tipi di habitat di acqua dolce, naturali e seminaturali e di ecosistemi forestali, seguendo un approccio efficace in termini di costi e basato sul rischio.

Infine, la predetta Direttiva stabilisce tutti i passi necessari al fine di raggiungere gli obiettivi in essa fissati.

Si osserva inoltre che la legislazione europea ha anche interessato determinati settori che costituiscono fonti di inquinamento atmosferico. Possiamo citare, a titolo puramente esemplificativo e non limitativo, la Direttiva del 2010 sulle Emissioni Industriali (2010/75/UE) e le norme sulle emissioni dei veicoli, conosciute come norme Euro.

Per ulteriori informazioni potete contattaci a pianeta@milanoetnotv.it

Avv. Diana Yuditxa Bautista Martinez

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