Il processo indipendentista della Catalogna è finito. Un messaggio dell’ex presidente della generalitat, Carles Puigdemont, rubato dalle telecamere di Telecinco potrebbe chiudere lo scontro tra Barcellona e Madrid.
“Stiamo vivendo nuovamente gli ultimi giorni della Repubblica di Catalogna – si legge nel testo del messaggio inviato martedì al deputato della sinistra repubblicana, Toni Comin, uno di quelli fuggiti in Belgio – Il piano della Moncloa è riuscito, spero solo che sia vero e che, grazie ad esso, possano uscire dal carcere tutti perché altrimenti sarebbe un imbarazzo storico”.
“Immagino ti sia chiaro che è finita: ci hanno sacrificato, almeno me – aggiunge Puigdemont – Voi sarete consiglieri, (spero e mi auguro) ma io sono stato sacrificato”.
“Non so per quanto tempo vivrò – spero ancora a lungo – ma dedicherò la mia vita a mettere ordine in questi ultimi due anni e a proteggere la mia reputazione – scrive ancora l’ex presidente della Catalogna – mi hanno attaccato con calunnie e menzogne che ho subito in nome di un obiettivo comune. Questo è ormai tramontato e ora devo dedicare la mia vita a difendermi”.
In Spagna molti si interrogano se i messaggi siano stati catturati o fatti vedere, mentre Puigdemont reagisce così:
“Sono un giornalista e ho sempre saputo che ci sono dei limiti, come la privacy che non devono mai essere superati”. E poi ha aggiunto, “Sono umano e ci sono momenti in cui dubito anch’io. Ma sono anche il presidente e non mi tirerò indietro, per rispetto, gratitudine e impegno verso i cittadini e il Paese. Andiamo avanti”.