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SCIENZA E TECNOLOGIA SULLA SCENA DEL CRIMINE

I RIS al Museo in un incontro aperto al pubblico e agli studenti per parlare di nuove tecnologie per la sicurezza, in occasione dell’avvio della collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e l’istituzione culturale.

CAMBIO DATA: giovedì 14 dicembre ore 12.30, Sala del Cenacolo
INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO DEI POSTI DISPONIBILI
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia
Via San Vittore 21, Milano

Giovedì 14 dicembre alle ore 12.30, presso la Sala del Cenacolo del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, il Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (RACIS) incontrerà gli studenti di alcune scuole superiori e il pubblico per raccontare, attraverso la ricostruzione di una scena del crimine, le modalità di utilizzo e la sperimentazione di nuovi sistemi di investigazione e l’evoluzione delle tecnologie che supportano i rilievi e le analisi tecnico-scientifiche sulla scena del crimine.

Il RACIS, da cui dipendono i noti RIS, si occupa di svolgere esami tecnico-scientifico dei reperti trasmessi dai vari reparti dell’Arma, dall’Autorità Giudiziaria, eccezionalmente da altre Forze di Polizia o Enti dello Stato, o repertati direttamente dalle Sezioni del Raggruppamento; fornisce supporto tecnico-scientifico a favore dei reparti dell’Arma Territoriale per attività di sopralluogo e repertamento, analisi sostanze stupefacenti, valutazioni riguardanti i profili psicologici e comportamentali, connessioni con altri fatti delittuosi utili alla formulazione di ipotesi investigative; inoltre, in caso di emergenza, assicura l’attivazione del Nucleo di Intervento Carabinieri per l’identificazione di vittime di disastri a supporto dei reparti territoriali o fuori del territorio nazionale, analisi e monitoraggio di fenomeni di violenze perpetrate sotto diverse forme; si occupa infine dell’attività addestrativa del personale dell’Arma e di Enti esterni, di ricerca, studio e sperimentazione di nuovi sistemi d’investigazione e tecnologie, di relazioni e scambi informativi con paritetici organismi nazionali e stranieri, nonché con gli ambiti universitari interessati ai settori di competenza.

All’ingresso del Museo saranno esposte un’Alfa Romeo Giulia Super del 1968, l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, nonchè una moto Guzzi “Superalce” e “California 1400”, rispettivamente la prima e l’ultima moto utilizzate dal Reggimento Corazzieri per la scorta del Presidente della Repubblica Italiana.
La moto Guzzi “Superalce” è stata in uso ai Corazzieri dal 1946 al 1949 per scortare i Presidenti Enrico De Nicola e Luigi Einaudi. La moto Guzzi California 1400 in versione speciale, continua una lunga tradizione di sodalizio tra il Quirinale e l’azienda motoristica italiana, famosa nel mondo.
La lunga storia di collaborazione tra i Carabinieri e l’Alfa Romeo, iniziata negli anni ‘ 50, segna l’origine del mito della “gazzella”, auto veloci e affidabili con livrea istituzionale blu e tetto bianco.

L’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio erede di quelle auto é una moderna e tecnologica autovettura supersportiva equipaggiata con un motore 2.9 BiTurbo benzina da 510 CV, che garantisce prestazioni straordinarie: velocità massima di 307 km/h e un’ accelerazione da 0 a 100 km/h in appena 3,9 secondi. La nuova “gazzella” è impiegata a Roma e a Milano per alcuni compiti speciali, quali ad esempio il trasporto di organi e sangue, oltre che per servizi di scorta in occasione di cerimonie Istituzionali.

In occasione dell’incontro, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette e il Direttore Generale del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, Fiorenzo Galli, sigleranno un protocollo d’intesa per avviare la collaborazione tra le due realtà per l’organizzazione di eventi, convegni ed attività espositive.

Nel corso della cerimonia, l’Arma dei Carabinieri donerà al Museo un simbolo dell’investigazione scientifica, la valigetta criminalistica completa di kit per rilievi scientifici sulla scena del crimine. Al suo interno è possibile trovare le polveri e i pennelli utilizzati per esaltare le impronte digitali, i sistemi per l’evidenziazione e il prelevamento di tracce biologiche sulla scena del crimine oppure l’occorrente per i rilievi metrico fotografici.

 

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