37° FESTIVAL ORIENTE OCCIDENTE LA “DANZA” DEL PIANETA NELL’ERA TRUMP, TRA CRISI CLIMATICA, ALIMENTAZIONE, INCHIESTE
La danza come linguaggio universale, in grado di mettere in scena la contemporaneità in tutte le sue sfumature: da sempre Oriente Occidente – in programma a Rovereto, in Trentino, continua fino al 10 settembre – nel raccontare la scena contemporanea sceglie di non sottrarsi alle tematiche di più stretta attualità, come la sostenibilità, l’ambiente, l’ecologia.
Rovereto, nel cuore del “verde” Trentino, diventa un terreno di dialogo e confronto e si apre al contributo di personalità legate alla sfida che ci attende: prenderci cura del pianeta, che nella sua danza ellittica intorno al Sole rappresenta una sorta di “corpo” in movimento, dal quale dipendiamo completamente. In calendario, una serie di appuntamenti, prevalentemente inseriti nella storica sezione “Linguaggi” (nella sala conferenze del Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto), in nome di quell’eclettismo che sin dalle origini del Festival ha costituto la chiave di accesso alle pieghe più nascoste della società.
“Mangia Come Sai: Da Feuerbach Alla Lista Della Spesa”: un titolo accattivante per l’incontro di giovedì 7 settembre, nella sala conferenze del MART, alle ore 18.00. Un appuntamento con Andrea Segré, professore di Politica agraria internazionale e comparata all’Università di Bologna e fondatore di Last Minute Market, in prima linea nella lotta allo spreco alimentare. Un viaggio che prende le distanze dalla “spadelling age” degli chef pluristellati e punta piuttosto l’attenzione sugli agricoltori, depositari di una conoscenza traducibile in buone pratiche, fautori di un’autentica consapevolezza alimentare.
Venerdì 8 settembre spazio a due viaggiatori speciali, Fausto De Stefani e Giuseppe Cederna, che racconteranno nella sala conferenze del MART, alle ore 18.00, il loro giro del mondo: dalle montagne e dai villaggi dell’Himalaya alle coste tormentate del Mediterraneo, dall’India al Nepal, sempre inseguendo illuminazioni e serendipità, e in un’ottica solidale e responsabile.
Si intitola “Food Relovution” il film documentario che sarà proiettato sabato 9 settembre, nella sala conferenze del MART, alle ore 18.00, alla presenza del regista e sceneggiatore Thomas Torelli. Uno spaccato coinvolgente sulle implicazioni della “cultura della carne”, che ha un impatto sulla salute, sulla questione della fame nel mondo, sul benessere degli animali e sull’ambiente, tutte tematiche fortemente correlate tra loro, che il regista esplora per dare inizio a una rivoluzione fatta con amore.
Domenica 10 settembre, alle ore 18.00 (sala conferenze MART), appuntamento finale organizzato in collaborazione con Montura Editing, con una nuova pellicola, “Resina”, progetto pilota del T-Green, tra i migliori protocolli europei dei film ecosostenibili. Il lungometraggio racconta il percorso di una donna, magistralmente interpretata da Maria Roveran, la sua famiglia e la piccola comunità in cui vivono, Luserna, enclave cimbra in territorio trentino. In primo piano, le difficoltà della vita in montagna e i primi effetti del cambiamento climatico, percepibili anche alle nostre latitudini, che di anno in anno erodono uno stile di vita basato sul rapporto con la natura. Saranno presenti alla proiezione il regista Renzo Carbonera e l’attrice protagonista Maria Roveran.
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