Sono Muenda, Aya, Myriam, Mame, Maria Rosa, Jennifer, Fatima, Dalia, Saumu, Merith, Nuncia, Queen, Gloria, Hawa, Georgina, Souzanne le finaliste che il prossimo novembre saranno le protagoniste della seconda edizione di Miss Africa Italy, la prima kermesse che valorizza e promuove la bellezza e l’eleganza made in Africa, ideato e messo in opera dall’Associazione Africana Cultura e Sport (ACS), di cui è direttore generale Olivia Essonti e organizzato in collaborazione con Migration Solutions srl il cui Amministratore Unico è Maria Santovito.
Le famiglie delle miss arrivano dal Congo, dal Marocco, dalla Costa D’Avorio, dal Senegal dal Camerun, dalla Sierra Leone dalla Guinea Konocry, dalla Tunisia, dal Kenya, dalla Nigeria, dall’Angola, dal Ghana e dal Congo Brazaville, per rappresentare con orgoglio 13 dei 56 stati che compongono il continente africano. Proprio perché esponenti della comunità trans-nazionale delle seconde generazioni, le concorrenti non vedono l’ora di dare il meglio di sé e fare onore non solo alla bellezza ma anche alla cultura e alle tradizioni del loro paese di origine, in perfetta armonia con la missione principale sia di Miss Africa Italy che del progetto di cui il concorso di bellezza e parte integrante: Africa United.
“Tutto è iniziato nel 2015 – racconta Olivia Essonti, deus ex machina dell’evento, nata in Camerun ma ormai da anni nel nostro paese – quando insieme ad alcuni amici, un gruppo di studenti e di lavoratori, vedendo il successo di un evento come Miss Camerun, trovammo finalmente una risposta ad una domanda che da anni rimaneva sospesa nelle nostre coscienze: come far conoscere il valore dell’Africa in questo periodo storico, pervaso da intensi fenomeni migratori, dove i confini tra Africa ed Europa appaiono quanto mai vicini ma dove spesso la diversità rappresenta un limite anziché una ricchezza? Così le associazioni Compagnia Africana (Amministratore Unico Koffi Michel Fadonougbo), l’Associazione Cultura e Sport (GM Olivia Essonti) e la Società italiana Migration Solutions srl (AU Maria Santovito) si sono coalizzate per diventare il cuore pulsante di un’organizzazione che mira sia a promuovere e far condividere all’Italia le delicate sfumature di usi e costumi delle molteplici e affascinanti realtà africane, le relative bellezze culturali e il turismo che a sostenere attivamente progetti che riguardano lo sviluppo sociale del continente africano”.
Se la parola Africa viene infatti associata dai media a fenomeni quali l’immigrazione e la povertà, chi conosce bene il continente sa che esistono anche aspetti altamente positivi quali la musica, la danza, la moda a testimoniare la straordinaria vitalità del popolo africano. “Proprio per dare risalto al talento delle nuove generazioni – commenta Olivia Essonti – le 16 finaliste sfileranno in uno dei tre passaggi previsti per la serata con gli abiti disegnati da tre giovani stilisti del nostro paese che vogliamo mettere in luce”.
Alle ragazze che sfileranno a novembre per la finale, viene infatti chiesto un programma molto ricco, costituito da tre “défilé” e da una performance artistico-culturale. “Il primo passaggio sarà nell’abito studiato dallo stilista africano emergente, il secondo in costume da bagno e quindi sarà la volta della performance artistica, una danza, una poesia, un brano di musica che racconti la cultura del loro paese e che eseguiranno vestendo il loro abito in stile africano tradizionale.
Concluderà il loro programma il défilé in abito da sera in stile occidentale”. Oltre agli stilisti, altri giovani talenti avranno modo di dare prova di sé nella kermesse di novembre. Infatti, tra un passaggio e l’altro, mentre le miss si prepareranno alla passerella successiva, l’organizzazione ha previsto performance di giovani artisti di tutte le arti “Sappiamo che l’Africa racchiude talento e valore – conferma Essonti – e questa sarà un’ottima occasione per metterli in luce. Abbiamo incoraggiato i giovani artisti di tutte le arti e di tutti i generi, poeti, cantanti di rap, ballerini, scrittori di teatro, a offrire performance del loro talento dinanzi ad un pubblico d’eccezione. L’evento creerà l’occasione per coinvolgere la autorità consolari africane e le istituzioni di Milano al fine di sensibilizzarli sui temi tra loro collegati delle seconde generazione e dell’integrazione”.
Animato dall’obiettivo di favorire la consapevolezza della propria identità e l’integrazione delle donne africane in diversi settori, sociale, culturale, per la difesa dei propri diritti, il comitato, tramite un’apposita agenzia, hanno organizzato corsi per promozione e la formazione continua che le ragazze finaliste hanno iniziato subito dopo essere state scelte e che le porteranno a sfilare, vestire, truccarsi, parlare in pubblico in modo professionale.
“In questo periodo – aggiunge Essonti – le finaliste avranno anche modo di preparare la loro performance, quella in cui dovranno far brillare la cultura e la tradizione del loro Paese”. Per creare attenzione sulla finale, questi due mesi di preparazione saranno costellati di eventi pubblici: shooting, flash mob, ma non solo. “Abbiamo in programma una visita presso il centro di accoglienza Mombello – rivela Essonti – Contando sul fatto che molte delle miss parlano la stessa lingua dei richiedenti asilo, pensiamo di poterli incoraggiare, dando loro una speranza di integrazione”.
Questa attività umanitaria è stata scelta anche per ragioni simboliche. “Mettere in luce gli aspetti positivi dell’Africa non vuol dire farsi abbagliare e non vedere i problemi – conclude Olivia Essonti – Anzi è proprio dalla consapevolezza delle nostre forze e della nostre debolezze che pensiamo si rafforzi la nostra identità sia ai nostri occhi che a quelli del pubblico, che dall’evento uscirà arricchito e, speriamo, con una visione nuova dell’ancora sconosciuto continente africano”.