“Mi emoziona tutto il concerto, per me è sempre bellissimo dal primo momento all’ultimo”. Non vede l’ora di andare sul palco Norlan, il cantante dei Los 4 che Milano Etno TV ha intervistato insieme a Jorge JR ( Jorgito, para el barrio) nel back stage del concerto che il popolarissimo gruppo cubano ha tenuto al Latin Festival di Assago la sera del 30 giugno, al termine di una tournee europea che li ha visti in Spagna, Francia e Danimarca e ovviamente in Italia, a Firenze Roma Napoli e infine a Milano. Si stenta a sentire le parole perché nell’aria ci sono i suoni degli ottoni dei componenti del gruppo che stanno provando prima del concerto. Orchestrali che provano i fiati sono uno spettacolo non usuale nel back stage di un concerto di raggaeton, ma è lo stile del Los 4 ad essere inusuale, essendo una fusione tra reggaeton e timba, la versione cubana della salsa dominata da percussioni e fiati. Timbaton, ha chiamato il loro stile qualche critico musicale, fin da quando Jorgito non ebbe l’idea di fondare con EDDY K i Los 4 ( Salvaje) che all’inizio per la cronaca erano 4 per davvero. Tutto inziò nel 2008, quando il gruppo Eddy-K, come si chiamavano allora i Los 4, dopo un tour negli USA tornarono a Cuba in…dos perché due di loro (Eduardo Eddy Mora e DJ Tony) decisero di “escapar” e fermarsi a Miami. Jorgito, sicuro di poter proporre uno stile ancora unico nella scena musicale del periodo che mescolava il reggaeton con la timba, decise che questa defezione non l’avrebbe fermato. Così ripartì con un’altra formazione, cambiando il nome in Los 4, appunto. Era il 2009. Jorgito vinse la scommessa e alcuni dei loro brani come Senorita Intellectual, Igualito, Motorola, divennero hit dalla sera alla mattina. Da quando la formazione si è stabilizzata con Norla, il successo è andato solo in crescendo. Così la sera del 30 giugno, al Latin Festival di Assago, accolti da un pubblico scatenato, il concerto ha inizio e apre mettendo il primo piano i due fiati che provavano nel back stage, i Pero e Manuel, che regalano al popolo in delirio l’attacco un po’ surreale di Final Countdown del gruppo anni ‘80 “Europe”, pezzo in cui le due trombe possono come si dice in gergo, “spaccare”. Dal momento in cui Jorgito e Norlan mettono piede sul palco, per il pubblico non c’è un attimo di tregua, tanta la carica che riesce a emanare la diabolica formazione. Non se ne salva nessuno tutti hanno deciso che ci faranno impazzire. Oltre che a suonare, questi ballano, si cavano via la maglietta, saltano giù dal palco rischiando il rapimento immediato da parte delle fan in delirio, esagerano e soprattutto, si divertono. Jorgito curiosamente dà le spalle al pubblico ma solo perché in realtà guarda la sezione dei fiati e delle percussioni, piazzata in mezzo al palco, quasi a sottolineare che sono proprio loro il cuore del loro sound. Norlan, il front man è in gran forma e calca il palco con grande padronanza e con una sicurezza che l’anno scorso, al concerto del 14 luglio 2016 non ha espresso allo stesso sublime livello, dandosi completamente al pubblico, ballando provocando e soprattutto cantando con la sua voce potente e bellissima, pezzi scatenati e romantici al tempo stesso (uno anche con il mitico BATULE DJ produttore e
regista del loro sound), come Si Tu de te que vas, Mi storia entre tus dedos ( creata su La mia storia tra le dita di Gianluca Grignani) o Un beso, liberamente ispirata alla hit degli Aventura Solo per un beso, una bachata super romantica che mai ci saremmo sognati potesse diventare il brillantissimo pezzo del Los 4. “ Abbiamo scelto Solo per un beso – ci ha rivelato Norlan nel back stage – perché era un pezzo assai popolare e che si adattava molto bene alla ritmica della timba. E perché poi semplicemente, ci piaceva”. La modalità di prendere un testo romantico e trasformarlo in un pezzo alla “Los 4” è una costante nella loro discografia che ha fatto rivivere e portare a nuovi successi hit del passato come A Ti di Ricardo Arjona o Cuando se acaba el amor” del brasiliano Alejandro Pires. Su questo pezzo, Norlan ci ha stupito. Seduto ai bordi del palco, ha cantato a cappella senza orchestra, dimostrando ancora una volta la qualità della sua arte e che è ancora capace di emozionarsi e di emozionare, Alla fine di questo assolo d’artista, Jorgito, con quel sorriso un po’ storto che gli ha insegnato la vita “en la calle”, non ha potuto fare a meno che avvicinarsi a quel matto di Norlan ancora al bordo del palco, chinarsi e stringergli la mano complimentandosi con lui per la perfomance, mentre le fan non sapevano più cosa urlare. Forse è questo il segreto che rende Los 4 così speciali: saper dire e saper fare cose dolcissime, ma con la forza di due guerrilleros ( asì somos);-).