Ancora una giornata di proteste in Venezuela contro il governo di Nicolas Maduro, migliaia di oppositori sono scesi in strada nella capitale, in quella che è stata la quarta giornata di protesta di piazza in una sola settimana.
Le manifestazioni sono degenerate in violenza quando i cortei hanno deciso di dirigersi verso i palazzi del potere chavista, nel centro della città, l’uomo che ha portato alla fame questo paese che poteva essere uno dei più ricchi del mondo.
Gli attacchi e manifestazioni sono state tutte respinte con lacrimogeni e idranti, quello che spaventa questo grande volto del terrore e che tutto sta avvenendo nel completo silenzio di tutto il mondo, il peggio poi è arrivato quando sono scese in campo le squadre della morte che hanno colpito la gente anche con armi da fuoco, facendo un numero imprecisato di morti.
Le storie sono due sembra che l’attacco da parte del potere sia avvenuto dopo un’uccisione di un militare, mentre la parte del popolo nega assolutamnte questa morte e dice di essere stata attaccata da uomini armati che non erano militari.
Ma ancora non è finita dopo diverso tempo che le squadre della morte ed il duro regime continuano a tenere il potere con la forza e violenza facendo vittime, si inneggia un’altra marcia ancora più dura, più forte per riuscire a ribaltare una volta per tutte la tirrania e il regime.
I continui appelli fatti alle comunità internazionali sembra non riescano ad avere riscontri, continua il poco interesse verso questa patria ridotta ormai allo sfinimento.