In queste elezioni 2017 si promette molto, quaranta nuove università e 191mila case da costruire e distribuire “ai più poveri” promesse fatte proprio in questi giorni da Lenin Moreno, pronto a raccogliere da Rafael Correa il testimone della “revolucion ciudadana”. “Costruiremo 40 università con programmi legati ai bisogni economici di ciascuna località” ha detto Moreno. “Ci saranno case per tutti; ne costruiremo 191mila per i più poveri, completamente gratuite, senza nemmeno un pagamento iniziale”.

Domenica circa 12 milioni e mezzo di ecuadoriani dovranno rinnovare il parlamento e scegliere il successore di Correa, che non si è potuto candidare perchè la Costituzione vieta un terzo mandato consecutivo alla guida dello Stato.

Tra gli sfidanti spicca l’ex banchiere Guillermo Lasso, che promette “unità nazionale” e mette in guardia dal rischio che “l’Ecuador finisca come il Venezuela” rischio davvero grave, gli Ecuadoregni sono chiamati al voto non solo nella loro nazione ma in tutte quelle dove sono integrati nazionalmente, compreso Italia dove come paese c’e’ una grande presenza di questo popolo, stasera o nella notte il responso per chi prendera’ in mano le sorti del paese Ecuador.